GRAN SASSO D'ITALIA
Il libro è esaurito./The book is sold out.
Date un'occhiata al mio nuovo progetto/Take a look to my new project: MAJELLA MADRE
RINGRAZIAMENTI
Grazie ad Urs Bernhard. Potrei scrivere un libro intero di grazie per lui. Semplicemente non ci sarebbe nessun libro ora se lui non mi avesse preso sulle spalle e guidato lungo tutto il percorso.
Grazie alla LONGO. Harald, Giuseppe, Andreas, Martin, Roswitha... Una squadra eccezionale, una famiglia affettuosa, seria, precisa, veloce. Il mio libro è così bello grazie a loro, i migliori!
Grazie a chi mi ha supportato, sia concretamente che emotivamente: Daniela Haushaelter, Barbara Wolff, Samuele Piccoli, JOBO analog. Il vostro aiuto è stato fondamentale nei momenti più difficili della mia strada.
Grazie alle persone che mi hanno accompagnato fisicamente in questi anni di scatti: il mio fratellone Fabio, Giorgio Martini, Paolo Ramazzotti, Matteo Salvi.
E, ovviamente, grazie a tutta la mia famiglia, la mia vera forza.
AKNOWLEDGEMENTS
Thanks to Urs Bernhard. I could write a whole book of thanks for him. There would simply be no book now if he hadn't picked me up and guided me all the way.
Thanks to LONGO. Harald, Giuseppe, Andreas, Martin, Roswitha ... An exceptional team, an affectionate, serious, precise, fast family. My book is so beautiful thanks to them, the best!
Thanks to those who supported me, both concretely and emotionally: Daniela Haushaelter, Barbara Wolff, Samuele Piccoli, JOBO analog. Your help has been fundamental in the most difficult moments of my work.
Thanks to the people who physically accompanied me in these years of shots: my big brother Fabio, Giorgio Martini, Paolo Ramazzotti, Matteo Salvi.
And of course, thanks to all my family, my real strength.
UNA RECENSIONE DEL LIBRO
Ho da poco ricevuto il volume realizzato da Giulio " Gran Sasso d'Italia " e, dopo averlo sfogliato, ve lo racconto.
Sin dal primo approccio, l'imballo, noto che si è di fronte a qualcosa di serio, ad un pubblicazione curata nei minimi particolari e in tutta la filiera produttiva, anche se sembra banale, ma l’imballo è un segnale da valutare con attenzione perché denota “l’amore” che si mette nel proprio lavoro affinché sia preservato e giunga integro a chi lo sfoglierà.
Apro il pacco, nelle misure corrette così da non dare il minimo lasco al libro per evitare danni, e la sorpresa dello stupore mi colpisce.
Un libro fotografico che non ha foto in copertina, strano e curioso, così come molto insolito e intrigante è il cartonato della stessa copertina, cartone grezzo, si, cartone grezzo con i titoli in impressione e una bellissima tela per dorso, insolito dicevo, ma modernissimo e coerente con l'essenzialità che deve caratterizzare chi vive la montagna e ne sa apprezzare la ruvidità e con quanto sta proponendoci, la fa percepire.
La tela del dorso, una canapa verde, gravida di sensazioni al tocco, vibrante come un prato spazzato dal vento.
Un piccolo appunto ai titoli sul dorso, meritavano una impressione migliore, più efficace, come quelle sul piatto e soprattutto un colore più leggibile, ma sono dettagli che i più non noteranno. Un altro piccolo appunto, la mancanza di una sovraccoperta protettiva per un volume di pregio, è penalizzante, ancor più perché il cartone grezzo tenderà a rovinarsi nell’uso, perché questo è un volume che difficilmente rimarrà ad impolverarsi sugli scaffali perché merita di essere guardato e guardato ed ancora guardato per il suo contenuto; pensare ad una sovraccoperta di plastica trasparente con i testi in serigrafia per il prossimo ?
Ma adesso andiamo a sfogliare l'opera. Il formato è a mio avviso perfetto, uno di quelli che amo particolarmente, perché permette una coerente possibilità di " vedere" sufficientemente grandi le fotografie permettendo nel contempo una manabilità che non disturba nella consultazione e nella lettura dei testi; l’impaginazione è di elevata pulizia grafia, eleganza a dismisura ed ariosità come ci si aspetta da un volume moderno e qualitativamente superiore alla media. Che belli i risguardi di cartoncino nero, un efficace abbinamento tra copertina grigio cartone e carta dell'interno con un punto di bianco che ben si associa al b/n delle immagini, oltre ad una patinatura satinata di altissimo pregio. Ma adesso passiamo al corpus del volume, le fotografia; la stampa è di pregio, ben eseguita, senza sbavature cromatiche con una ottima costanza tra bianca e volta. Mi sembra che il retino sia stocastico vista la bellezza nel mantenere le sfumature dei grigi, di valore per le stampe di qualità, e se così non fosse, complimenti allo stampatore anche per la qualità che non ha cadute o diversità tra bianca e volta del foglio di macchina. Riuscire a raccontare una ed una sola montagna in un interrotto racconto di immagini, non è da tutti; bisogna amarla, possederla, farla divenire parte della propria vita, solo così nelle decine di volte che Giulio l’ha percorsa, si è concessa al suo sguardo, ha lasciato che la sua intima bellezza venisse ripresa e portata a tutti divenendo le fotografie che vediamo.
Si percepisce che c’è un profondo rispetto nel suo girovagare per le valli, una continua meraviglia nello sguardo, un timido avvicinarsi all’essenza lentamente e senza fretta, che si traduce in una coerenza estetica compositiva di altissimo pregio. Montagne che diventano vive, assumono in sé la terza dimensione, la parola di un racconto di sé stesse e la musica della loro armonica testimonianza della bellezza naturale.
Non sempre le fotografie sono “ emozionali”, a molti potranno sembrare fredde documentazione perché la serietà con cui sono state prese, non ha visto sbandamenti o cadute in sbavature, ma è proprio questa solidità e coerente rappresentazione che tranquillizzando l’animo, fa si che si possa vagare nel singolo momento visivo senza mai perdere il filo anche quando con la fantasia, ci accorgiamo di essere stati trasportati da Giulio proprio la, dove voleva noi fossimo a guardare.
Questo è il primo di una certamente lunga carriera fotografica perché c’è solidità e non apparenza nel suo operare.
Attenderò con piacere la visione del risultato della prossima “sfida” con la natura a cui ti sottoporrai
Novara - 20 maggio 2020 Roberto Besana
Grazie ad Urs Bernhard. Potrei scrivere un libro intero di grazie per lui. Semplicemente non ci sarebbe nessun libro ora se lui non mi avesse preso sulle spalle e guidato lungo tutto il percorso.
Grazie alla LONGO. Harald, Giuseppe, Andreas, Martin, Roswitha... Una squadra eccezionale, una famiglia affettuosa, seria, precisa, veloce. Il mio libro è così bello grazie a loro, i migliori!
Grazie a chi mi ha supportato, sia concretamente che emotivamente: Daniela Haushaelter, Barbara Wolff, Samuele Piccoli, JOBO analog. Il vostro aiuto è stato fondamentale nei momenti più difficili della mia strada.
Grazie alle persone che mi hanno accompagnato fisicamente in questi anni di scatti: il mio fratellone Fabio, Giorgio Martini, Paolo Ramazzotti, Matteo Salvi.
E, ovviamente, grazie a tutta la mia famiglia, la mia vera forza.
AKNOWLEDGEMENTS
Thanks to Urs Bernhard. I could write a whole book of thanks for him. There would simply be no book now if he hadn't picked me up and guided me all the way.
Thanks to LONGO. Harald, Giuseppe, Andreas, Martin, Roswitha ... An exceptional team, an affectionate, serious, precise, fast family. My book is so beautiful thanks to them, the best!
Thanks to those who supported me, both concretely and emotionally: Daniela Haushaelter, Barbara Wolff, Samuele Piccoli, JOBO analog. Your help has been fundamental in the most difficult moments of my work.
Thanks to the people who physically accompanied me in these years of shots: my big brother Fabio, Giorgio Martini, Paolo Ramazzotti, Matteo Salvi.
And of course, thanks to all my family, my real strength.
UNA RECENSIONE DEL LIBRO
Ho da poco ricevuto il volume realizzato da Giulio " Gran Sasso d'Italia " e, dopo averlo sfogliato, ve lo racconto.
Sin dal primo approccio, l'imballo, noto che si è di fronte a qualcosa di serio, ad un pubblicazione curata nei minimi particolari e in tutta la filiera produttiva, anche se sembra banale, ma l’imballo è un segnale da valutare con attenzione perché denota “l’amore” che si mette nel proprio lavoro affinché sia preservato e giunga integro a chi lo sfoglierà.
Apro il pacco, nelle misure corrette così da non dare il minimo lasco al libro per evitare danni, e la sorpresa dello stupore mi colpisce.
Un libro fotografico che non ha foto in copertina, strano e curioso, così come molto insolito e intrigante è il cartonato della stessa copertina, cartone grezzo, si, cartone grezzo con i titoli in impressione e una bellissima tela per dorso, insolito dicevo, ma modernissimo e coerente con l'essenzialità che deve caratterizzare chi vive la montagna e ne sa apprezzare la ruvidità e con quanto sta proponendoci, la fa percepire.
La tela del dorso, una canapa verde, gravida di sensazioni al tocco, vibrante come un prato spazzato dal vento.
Un piccolo appunto ai titoli sul dorso, meritavano una impressione migliore, più efficace, come quelle sul piatto e soprattutto un colore più leggibile, ma sono dettagli che i più non noteranno. Un altro piccolo appunto, la mancanza di una sovraccoperta protettiva per un volume di pregio, è penalizzante, ancor più perché il cartone grezzo tenderà a rovinarsi nell’uso, perché questo è un volume che difficilmente rimarrà ad impolverarsi sugli scaffali perché merita di essere guardato e guardato ed ancora guardato per il suo contenuto; pensare ad una sovraccoperta di plastica trasparente con i testi in serigrafia per il prossimo ?
Ma adesso andiamo a sfogliare l'opera. Il formato è a mio avviso perfetto, uno di quelli che amo particolarmente, perché permette una coerente possibilità di " vedere" sufficientemente grandi le fotografie permettendo nel contempo una manabilità che non disturba nella consultazione e nella lettura dei testi; l’impaginazione è di elevata pulizia grafia, eleganza a dismisura ed ariosità come ci si aspetta da un volume moderno e qualitativamente superiore alla media. Che belli i risguardi di cartoncino nero, un efficace abbinamento tra copertina grigio cartone e carta dell'interno con un punto di bianco che ben si associa al b/n delle immagini, oltre ad una patinatura satinata di altissimo pregio. Ma adesso passiamo al corpus del volume, le fotografia; la stampa è di pregio, ben eseguita, senza sbavature cromatiche con una ottima costanza tra bianca e volta. Mi sembra che il retino sia stocastico vista la bellezza nel mantenere le sfumature dei grigi, di valore per le stampe di qualità, e se così non fosse, complimenti allo stampatore anche per la qualità che non ha cadute o diversità tra bianca e volta del foglio di macchina. Riuscire a raccontare una ed una sola montagna in un interrotto racconto di immagini, non è da tutti; bisogna amarla, possederla, farla divenire parte della propria vita, solo così nelle decine di volte che Giulio l’ha percorsa, si è concessa al suo sguardo, ha lasciato che la sua intima bellezza venisse ripresa e portata a tutti divenendo le fotografie che vediamo.
Si percepisce che c’è un profondo rispetto nel suo girovagare per le valli, una continua meraviglia nello sguardo, un timido avvicinarsi all’essenza lentamente e senza fretta, che si traduce in una coerenza estetica compositiva di altissimo pregio. Montagne che diventano vive, assumono in sé la terza dimensione, la parola di un racconto di sé stesse e la musica della loro armonica testimonianza della bellezza naturale.
Non sempre le fotografie sono “ emozionali”, a molti potranno sembrare fredde documentazione perché la serietà con cui sono state prese, non ha visto sbandamenti o cadute in sbavature, ma è proprio questa solidità e coerente rappresentazione che tranquillizzando l’animo, fa si che si possa vagare nel singolo momento visivo senza mai perdere il filo anche quando con la fantasia, ci accorgiamo di essere stati trasportati da Giulio proprio la, dove voleva noi fossimo a guardare.
Questo è il primo di una certamente lunga carriera fotografica perché c’è solidità e non apparenza nel suo operare.
Attenderò con piacere la visione del risultato della prossima “sfida” con la natura a cui ti sottoporrai
Novara - 20 maggio 2020 Roberto Besana
Dietro le quinte / Behind the scenes
Il progetto ha goduto del sostegno tecnico di / the project has been technically supported by:
BACKSTAGE videos and pictures
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